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Basilica della Madonna dei sette dolori

Un punto di riferimento religioso, storico, artistico e culturale per la città di Pescara costituisce la basilica della Madonna dei Sette Dolori, un santuario intitolato e dedicato a Maria Addolorata la quale, secondo la tradizione cristiana, fronteggiò ben sette dolori.

La chiesa è, da molti anni, meta di pellegrinaggi con fedeli provenienti da ogni parte d’Italia. Il culto alla Madonna dei Sette Dolori è legato all’apparizione della vergine su una pietra nel luogo dove sorge l’attuale santuario. In una fitta foresta di querce i contadini mentre conducevano al pascolo il loro gregge s’imbatterono nell’improvvisa immagine raffigurante la Madonna con sette spade conficcate nel cuore e con il corpo esanime di Gesù sulle ginocchia. Ancora senza parole, dopo un primo smarrimento, i contadini decisero di portare l’immagine ritrovata in una piccola cappella in Colle Ruscitelli, oggi conosciuta come contrada De Jacobis. Il mattino successivo, però, si verificò un evento inaspettato l'immagine ricomparve nel posto della prima apparizione, nell'identica posizione. Increduli, i credenti pensarono allo scherzo di qualche burlone e ricollocarono nuovamente il dipinto nella cappella. L’episodio, l’indomani mattina, si ripeté e l’immagine tornò nel luogo originario. Il dipinto fu riportato, ancora una volta, nella cappella e questa volta si pensò di prendere precauzioni, assicurandovi la chiusura di porte e finestre e ponendovi una guardia notturna. I guardiani, al mattino, insieme ai devoti accorsi, riferirono del misterioso ritorno dell'immagine nel luogo primitivo, interpretando, così, l'accaduto come il volere della Madonna di erigere proprio in quel luogo una cappella in suo onore. Fu così che fu eretta una cappella con un altare su cui posero l'immagine; in seguito, venne edificata anche una cupola a campana che, solo nel 1888, fu collocata sulla torre campanaria.

La nascita autentica della chiesa con il titolo “Santa Maria dei Sette Dolori” risale al 26 novembre 1665, giorno in cui il vescovo Raffaele Esuberanzio celebrò il primo battesimo. In seguito, fu progettato e realizzato un nuovo e più grande santuario che, probabilmente, ha inglobato l’ originaria cappella. Il nuovo santuario fu consacrato nel 1757 dal vescovo di Penne e Atri, Monsignor Gennaro Fezzelli.

L'8 dicembre 1948 il santuario veniva affidato dalla Santa Sede all'Ordine dei Frati Minori Cappuccini e Il 3 dicembre 1952 il papa Pio XII proclamava la Madonna dei Sette Dolori celeste patrona della Diocesi di Penne - Pescara. Sette anni dopo, dietro istanza dell’allora vescovo Benedetto Falcucci, poi dell’arcivescovo Antonio Jannucci, papa Giovanni XXIII conferì alla chiesa dignità di basilica minore.

Fu anche un altro aneddoto a legare, ancor più, i Pescaresi al culto della Madonna dei Sette Dolori: il miracolo della pioggia. Nel maggio del 1893 le campagne della zona erano state colpite da una forte siccità, così i contadini, devoti, invocarono l'intercessione di Maria portando la sua immagine in processione per 12 giorni. Il 12 maggio, mentre la processione si dirigeva verso il mare per invocare l’acqua, iniziò a piovere abbondantemente così da salvare il raccolto. Da allora, ogni anno, il 12 maggio, si celebra la “giornata del ringraziamento” .

Ancora oggi, la basilica è luogo di culto e di pellegrinaggio per i tanti fedeli che giungono da ogni parte d’Italia.

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