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Bellante

Situato su un contrafforte tra il Tordino e il Salinello l’antico borgo medievale Bellante è caratterizzato ancora ancora da un tratto di mura e all’ingresso da una porta turrita.

Bellante è soprattutto centro di interesse archeologico; infatti nella zona sono state rinvenute testimonianze di epoca preistorica. A tal proposito è stata rinvenuta un'iscrizione proto-sabellica del V sec. a.C., il cosiddetto Cippo di Bellante, con una figura nella parte centrale che richiama il Guerriero di Capestrano ed è oggi conservata al Museo Nazionale di Napoli.

Il territorio della città, nell'alto Medioevo, era ricco di incastellazioni, tra cui il famoso Castel Troia o Latroia, di cui sono state rinvenute muraglie e reperti di notevole interesse. Il centro storico presenta, ancora oggi, l’assetto tipico degli incastellamenti visibile dai portali cinquecenteschi e dai caratteristici vicoli stretti racchiusi tra le case e custodi nell’acqua piovana.

Dopo essere stata soggetta nel sec. XII al barone Attone Todino, fu baronia di Gualtieri di Bellante, che nel 1279 si pose alla testa di una alleanza di feudatari contro Carlo II d'Angiò e, nel corso di una breve guerra, distrusse il castello della vicina Ripattoni.

Nell’Ottocento, Bellante vide sorgere una fiorente vendita carbonara animata dai fratelli Tattoni.

Dal punto di vista architettonico, pregevole è la parrocchiale di Santa Maria, restaurata nel Settecento che conserva stucchi barocchi, prestigiose tele, statue lignee e una croce d’argento.

La Chiesa di Santa Croce, che presenta una facciata in laterizio caratterizzata dalla sovrapposizione di più interventi costruttivi di epoche diverse.

Il portale in pietra, della prima metà del 1500, è in stile rinascimentale ed è caratterizzato da un rosone murato e da un ampio finestrone, anch'esso murato, frutto degli interventi architettonici della fine del 1700.

Importante è l'alta torre della Chiesa di Santa Croce, che svolge la duplice funzione di campanile e torre civica.

Attigua alla chiesa è la Cappella di Santa Maria della Misericordia, al cui interno si trova la statua della Madonna della Misericordia, assisa in trono con bambino.

La vicina frazione Ripattoni è dominata da una svettante torre quadrata in mattoni che funge da torre campanaria.

La funzione originaria era di fiancheggiamento delle mura di difesa del borgo, delle quali non rimangono tracce.

Presenta la muratura di grosso spessore in pietrame di pezzatura molto variabile con le rifiniture in laterizio tipiche dell'area teramana.

Bellante, come tanti altri paesi della costa e dell’entroterra abruzzese, è meta scelta da turisti provenienti da ogni dove.

Da non perdere la splendida passeggiata panoramica sul Belvedere nel centro del paese.

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