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Tortoreto

Turismo a Tortoreto: lido, storia, itinerari, cultura, eventi, divertimenti

Tortoreto è una meravigliosa località nel teramano, in cui trascorrere meravigliose vacanze. 

Se l’Italia è il giardino dell’Europa, Tortoreto è la sua isola felice: posta al centro dell’Italia, immersa nel verde, trova la sua dimensione digradando dolcemente dalle colline fino al mare Adriatico. Tortoreto si distingue per l’eleganza e la sobrietà del suo arredo urbano, per la presenza di numerose ville stile liberty sul lungomare e per la ricchezza del verde pubblico in cui fermarsi per momenti di puro relax. L’oasi ideale per famiglie con bambini che intendono passare una vacanza al mare a Tortoreto all'insegna del relax e del divertimento, grazie anche ai suoi parchi giochi attrezzati e immersi nella natura.

Salendo attraverso i vigneti e gli uliveti dopo aver scorto i resti di una villa romana del II sec. a.C., si giunge a Tortoreto alto, borgo medievale posto a 227 mt. slm, privilegiato osservatorio dal quale è possibile godere di una visuale unica della costa, delle vallate del Salinello, della Vibrata e del Gran Sasso. Il centro storico di Tortoreto alto conserva la struttura del borgo fortificato e importanti testimonianze del passato: la Torre dell’Orologio, il Torrione, il Ponte con le sue volte, la Chiesa di San Nicola e quella di Sant’Agostino famosa per l’affresco di Mattia Preti.

La sana natura dell’Abruzzo e la tradizione marinara influenzano in maniera decisiva la cucina tortoretana, semplice e genuina. Essa trova la sua massima espressione nei piatti tipici di mare e terra quali: spaghetti con le vongole, brodetto di pesce, timballo alla teramana, arrosticini di castrato e i famosi maccheroncini alla chitarra con le pallottine. Arricchiscono il patrimonio gastronomico locale formaggi e salumi tipici di alta qualità.

Le colline che circondano Tortoreto sono famose per la produzione di pregiati vini quali il Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane D.O.C.G., il Trebbiano d’Abruzzo D.O.C., ma vi sono anche vitigni autoctoni a bacca bianca meno noti quali il Pecorino e la Passerina. Il percorso enogastronomico ideale prevede la visita delle cantine di Controguerra, Colonnella, Ancarano e Torano, che vi conquisteranno con le loro magnifiche vigne curate come preziosi giardini e con gli uliveti dediti alla produzione dell’Olio extra vergine Pretuziano Colline Teramane.

Molteplici gli itinerari enogastronomici che consentono di scoprire i prodotti tipici del luogo.

L’oasi di Tortoreto è un parco ricco di sentieri, stagni e laghetti, un ecosistema davvero unico e ideale per escursioni guidate alla scoperta della fauna e della flora.

Tortoreto vanta origini preistoriche: in epoca neozoica, si verificava un ulteriore innalzamento nelle zone appenniniche ed era abitata dal Mammut. Con gli scavi archeologici sono stati rinvenuti vari villaggi e fondi di capanne eneolitiche.

Il centro storico è posto su una collina alta 227 m e in epoca romana era chiamato CASTRUM SALINI.

Il territorio tra il Salino e la Vibrata fino ai confini di Sant’Omero e Corropoli ebbe travagliati periodi con le monarchie feudali. Nella seconda metà del 1500 si verificarono scontri tra le truppe francesi e spagnole sul fiume Tronto e sulle colline di Tortoreto.

Nel '600 le coste adriatiche erano battute dalla pirateria e dal banditismo nonché da assalti di navi turche. Sotto il dominio spagnolo iniziò il periodo della decadenza sociale ed economica. Il Comune amministrava pochi beni spesso venduti a beneficio del Re di Napoli.

Molti furono i tortoretani che successivamente parteciparono alle guerre d’Indipendenza, alla prima guerra d’Africa del 1896 e alle successive guerre; Tortoreto fu purtroppo vittima delle due Guerre Mondiali che lasciarono una grave eredità di distruzione e di morte.

Oggi Tortoreto è un centro balneare importante della Costa Adriatica, vanta una flotta di barche per la pesca delle vongole, a strascico e a volante, e una zona industriale sempre attiva con fabbriche di mobili, di metallurgia e di confezioni. Il lungomare è ricco di alberghi, pensioni, villaggi turistici e luoghi di intrattenimento.

Il centro storico presenta un’architettura medievale divisa in tre zone: Terravecchia, Terranova e Borgo. Terravecchia è l’incastellato più antico contornato da mura a scarpa, dalla torre dell’orologio fino a palazzo Liberati. Terranova è unita con un ponte in laterizio a Terravecchia e termina con il torrione e la prepositura di S. Nicola. Intorno al 1400 si sviluppò la parte esterna del paese, il Borgo, fino alla chiesa del Carmine (ex S. Rocco). La Chiesa di S. Rocco fuori le mura fu costruita nel 1529 e ristrutturata nel 1881 con una bella facciata di mattoni gialli in stile neoclassico.

Nel 1348 fu costruita la Chiesa della Madonna della Misericordia dopo la terribile peste che colpì l’Europa. La Chiesa di S. Nicola è la chiesa parrocchiale costruita nel 1534 da Domenico Tavani a sue spese, dove è presente l’organo di 630 canne, opera di Vincenzo Paci (1842). La Chiesa di S. Agostino fu iniziata nel 1613 da padre Agostino Tavani priore e fondatore del convento attiguo.

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